Fondata nel 1995 da Philip Radice, l’Atelier Teatro Fisico è riconosciuta internazionalmente e propone una formazione teatrale alternativa, completa e intensiva rivolta a futuri professionisti dello spettacolo o a coloro che che desiderano ampliare le proprie conoscenze per interesse personale.
La scuola fa riferimento all’approccio pedagogico del grande maestro Jacques Lecoq e ai concetti sviluppati da alcuni “pionieri della fisicità teatrale” come Copeau, Meyerhold, Decroux e Grotowski. Gli allievi studiano la natura fisica del teatro, partendo dal movimento del corpo e la sua grammatica espressiva. Le tecniche teatrali del mimo, della maschera, delle abilità e competenze fisiche, il linguaggio corporeo e la gestualità sono applicate ai vari generi teatrali, sia comici che drammatici, con speciale attenzione alla creatività e alla freschezza e novità d’espressione. Una scuola che mette enfasi sull’ideazione e sulla messinscena di opere e di pezzi teatrali originali.
Presenta diversi programmi formativi dall’intensivo (PAUT) al corso di Avvicinamento al Teatro fino alla possibilità di approcciare alla lunga lista di possibili corsi satellite che fanno parte dell’universo teatrale dell’Atelier Teatro Fisico.
P.A.U.T. è un percorso di studio di 4 anni diviso in due fasi. I primi tre anni sono dedicati alle basi del teatro fisico e all’approfondimento della drammaturgia, dell’interpretazione e della creazione. Per completare lo studio, equivalente al percorso della laurea universitaria, il programma offre un quarto anno che si focalizza sull’interpretazione di un personaggio in uno spettacolo, sulla creazione del proprio spettacolo, sulla messinscena e regia di un’opera teatrale, e sullo studio della pedagogia lecoquiana. Continua a leggere…
T.T.F.è un percorso di studio dedicato allo studio del teatro fisico di 4 anni diviso in due fasi. I primi tre anni sono dedicati alle basi del teatro fisico, all’approfondimento della drammaturgia, dell’interpretazione e della creazione. Il quarto anno è consentito a coloro che hanno raggiunto determinati criteri e che lo richiedono formalmente. Si focalizza sull’interpretazione di un personaggio in uno spettacolo, sulla creazione del proprio spettacolo, sulla messinscena e regia di un’opera teatrale, e sullo studio della pedagogia lecoquiana. Continua a leggere…
AVVICINAMENTOè dedicato a chi vuole avvicinarsi al teatro fisico partendo dai principi del movimento e della gestualità, con un percorso ispirato alla pedagogia del grande maestro francese Jacques Lecoq. Attraverso il teatro fisico l’attore acquisisce la capacità di esprimersi in tutti i linguaggi teatrali, attraverso lo studio delle dinamiche universali di comunicazione. Essendo un percorso formativo di base è adatto anche a chi, senza esperienze precedenti, vuole accrescere semplicemente le proprie capacità comunicative e avere maggiore consapevolezza del proprio corpo e delle sue potenzialità espressive. Continua a leggere…
AUTOCORSO: E’ una parte fondamentale della pedagogia dell’Atelier Teatro Fisico. Ogni settimana gli allievi, suddivisi in gruppi, sono invitati a creare un breve pezzo teatrale originale partendo da un soggetto o da un tema specifico affrontato durante le lezioni di teatro. Tale attività stimola in modo continuativo la creatività dello studente e simula le dinamiche all’interno di una compagnia teatrale. Obbligatorio per gli allievi P.A.U.T. (Performing Art University Torino), facoltativo e generalmente consigliato per gli allievi del T.T.F. (Training Teatro Fisico).
COSA SONO I CORSI SATELLITE? L’Atelier Teatro Fisico, al fine di offrire una vasta gamma di possibilità e di scelta di corsi di arti performative, propone circa 40 discipline all’interno della propria struttura divise nei seguenti ambiti: teatrale, circense, musicale, danza e arti varie. A CHI SONO RIVOLTI? – Agli alunni dei programmi formativi PAUT, TTF e AVVICINAMENTO – A chiunque voglia acquisire una competenza specifica tra le proposte sotto elencate (si può scegliere di frequentare uno o più corsi senza necessariamente essere iscritti ad alcun programma formativo di teatro) Continua a leggere…
L’ATF Players Company è la compagnia dell’Atelier Teatro Fisico di Philip Radice, istituto di formazione e ricerca teatrale attivo sul territorio torinese da oltre 25 anni.
Gli spettacoli dell’ATF Players Company sono caratterizzati da una commistione di linguaggi coerenti con il percorso pedagogico eclettico dell’Atelier: il teatro classico e contemporaneo, la tragedia, il melodramma, il buffone, ma anche la commedia dell’arte, il mimo, il teatro danza e le arti circensi.
Tra le recenti produzioni ricordiamo “Magna Italia (2015)” di Eugenio Allegri e “Il Malato Immaginario – versione superdrama” (2018) di Molière diretto da Jon Kellam.
La Nuova Produzione: “ABBARBICHIAMOCI!!! Diatriba feroce a tratti oscura fra un Re e la sua Natura (Favoletta delirante per l’adulto e per l’infante)”
Dal 16 al 26 giugno le prime repliche all’Atelier Teatro Fisico “Tu va a Teatro e vedi questa spettacolo: è geniale”
MOLTO PRESTO NUOVE DATE…
In ricordo di Eugenio Allegri di Philip Radice
In ricordo di Eugenio Allegri: Attore, regista, maestro.
La mattina presto del 7 maggio ho ricevuto la notizia di Eugenio Allegri. La mia mente ha subito voluto rifiutare la verità di quello che stavo sentendo. La mia risposta è stata: “Ma stiamo scherzando!?” Tra cinque giorni Eugenio avrebbe tenuto il suo iconico workshop sulla Commedia dell’Arte qui alla scuola. Ha insegnato qui, negli ultimi quindici anni. Naturalmente il Covid ci ha ostacolato per il periodo della pandemia: proprio questo febbraio avevamo finalmente fissato la data dopo due anni e il giorno prima dell’inizio ha fatto il test per il Covid secondo i requisiti statali: inaspettatamente siamo stati di nuovo impediti dalle circostanze! Era risultato positivo! Ah ah, la Commedia all’Improvviso. La delusione è stata reciproca e abbiamo cercato di riorganizzarla immediatamente. Che altro potevamo fare, siamo entrambi tossici di arti teatrali, sia spacciatori che consumatori…
Sono arrivato a Torino nel 1984, e sono stato presentato a lui proprio perché stava tenendo un workshop sulla Commedia dell’Arte! Ero un neolaureato della scuola di Jacques Lecoq, abbiamo avuto subito una connessione e un legame. Lui è stato la fonte grazie alla quale ho potuto approfondire le mie capacità interpretative.
Abbiamo la stessa età, ma il suo talento e le sue capacità erano così evidenti che mi ha fatto sentire come se stessi partendo da zero, un giovane novizio. E da quel momento è scattato il nostro rispetto reciproco e la nostra amicizia, ognuno sulla propria nave, ma nello stesso mare. Nel corso degli anni a volte ci trovavamo nello stesso porto, ci scambiavamo appunti, discutevamo delle prospettive, raccontavamo di tesori trovati e di quelli perduti, ci scambiavamo qualche carico quando possibile per arricchire l’altro di ciò che non aveva.
Mi sembrava, naturalmente, che fossi io a fare sempre l’affare migliore, anche se lui insisteva sul contrario. Per me la sua nave era grandiosa e ben equipaggiata, spesso visitata da reali, ricchi, famosi. Eppure mi faceva sentire come se avessi io il tesoro più grande, nascosto in una nave grossa la metà. È diventato in questa scuola una delle vertebre che aiutano a tenere dritta la spina dorsale. Mi piacerebbe credere di avere un rapporto “speciale” con lui, ma in realtà era Eugenio che molto probabilmente faceva sentire tutti così.
Due navi, un mare, e poi ognuno lasciava di nuovo il porto come due esploratori alla ricerca di nuove terre e risorse. Lavorava con grandi talenti, gente di grande levatura, uomini di politica. Io restavo a dragare le acque per coltivare e formare quelle persone che potevano essere i prossimi Dario Fo, Totò, Tatì, Sordi, forse anche un nuovo Allegri. Una strana ma funzionale amicizia e collaborazione, una sorta di duetto di personaggi da commedia, a volte zanni, dottori, capitani, e più recentemente ovviamente pantalone, non tanto nel carattere quanto nel corpo! E sì che era funzionale! Matthias Martelli è un esempio di questo straordinario amalgama di Lecoq, Eugenio, Dario Fo, e della formazione che Matthias stesso ha ricevuto in questa scuola, luogo dove, tra l’altro, si sono conosciuti!
Eugenio, come molti buoni maestri, insegnava agli allievi non da un podio in alto, ma dall’umiltà di un buffone, ispirando il giovane artista a non accettare mai i limiti che pensa di avere, anzi a convertirli in vantaggi, come un clown che trasforma il fiasco in una risata, in un rimedio, un antidoto, o un aneddoto? Eppure, non ha mai lasciato che ciò mettesse in pericolo la sua autorità sulla padronanza del suo sapere, o il rispetto per lui che coltivava negli studenti e nei compagni attori.
Non si può percepire questo se non si vedono e non si accettano le proprie debolezze. Allo stesso tempo, capiva e trasmetteva che non si può cedere alle sconfitte o lasciare che l’auto-privazione e l’auto-critica diventino impedimenti per paura del fallimento. Non era perfetto, e ha accettato comunque la sfida di provare a esserlo, anche sapendo che è un obiettivo irraggiungibile. Questa è la vera e onesta umiltà. Ho idealizzato Eugenio? Forse, ma è quello che fanno gli amici che sono attori, anche se può sembrare un po’ ingannevole. Fa parte del nostro marchio di fabbrica come artisti.
Così non posso fare a meno di pensare alla classica scena di Pantalone che finge la propria morte per sentire cosa dice la sua famiglia, gli amici e i servi, su di lui. E poi, quando tutti hanno espresso le loro opinioni in forma di complimenti per finire in insulti, lui si sveglia improvvisamente dalla finta morte, e caccia tutti fuori dalla stanza con violenza, prendendoli a calci in culo, esponendoci la nostra stessa sciocca umanità e i nostri difetti. Spontaneamente, il pubblico risponde con entusiasmo, e successivamente, per la grande gioia, muore ridendo! Grazie Eugenio per aver reso tutto più facile per tutti noi.
Philip Radice
In memory of Eugenio Allegri by Philip Radice
In tribute to Eugenio Allegri: Actor, Director, Maestro.
Early morning on the May 7th I received the news about Eugenio Allegri. My mind immediately wanted to refuse the truth of what I was hearing. My response was, ‘ You’ve got to be kidding!’. In five days Eugenio was to teach his iconic workshop on Commedia dell’Arte here at the school. He had been teaching it here for the last fifteen years. Of course Covid had impeded it for the period of the pandemic. Just this February we had finally fixed the date after two years and the day before it was to begin, he tested for Covid according to the State requirements, and unexpectedly we were thwarted again-result positive! Ha hah, the Commedia all’Improvviso. The disappointment was mutual and we sought to reorganize it immediately. What else could we do, we are both addicts of theatre arts, pushing as well as consuming.
I arrived in Torino in 1984, and I was introduced to him literally because he was teaching a workshop on Commedia dell’Arte! I was a recent graduate from the school of Jacques Lecoq, we immediately had a connection and a bond. He was the source to whom I was able to deepen my performance skills.
We are the same age, but his talent and skills were so obvious, it made me feel as if I was starting from scratch, a young novice. But from that moment, our mutual respect and friendship was launched, each on his own ship, yet in the same sea. And over the years at times we’d find ourselves at the same port, sharing notes, discussing the prospects, telling tales of treasures found, and those lost, we’d exchange some cargo whenever possible to enrich the other with what they didn’t have.
It seemed to me, of course, that I was the one who always got the better deal, though he insisted to the contrary. To me his ship was grand and well equipped often visited by royalty, the wealthy, the famous. Yet he’d make me feel that I had the greater treasure hidden in a ship half the size. He became in this school one of the vertebra that helped hold the spinal column straight. I’d like to believe that he and I had a “special” relationship, but in reality, it was Eugenio who most likely made everybody feel that way.
Two ships, one sea, and then each would leave the port again like two explorers in search of new land and resources. He worked with great talents, people of renown stature, men of politics. I remained dredging the waters to cultivate and train those persons that might be the next Dario Fo, Totò, Tatì, Sordi, even perhaps a new Allegri. A strange but functional friendship and collaboration, a sort of duet of commedia characters, at times zanies, doctors, captains, and yet more recently obviously pantaloon, not so much in character as in body! And yes it was functional! Matthias Martelli is one example of this extraordinary amalgam of Lecoq, Eugenio, Dario Fo, and Matthias’s training at this school, the place where they first met!
Eugenio, like many good teachers, taught the students not from a podium above, but from the humility of a buffoon, inspiring the young artist to never accept the limitations they think they may have, but how to convert them into advantages, like a clown turning the fiasco into a laugh, into a remedy, an antidote, an anecdote? Yet, he never let it jeopardize his authority over the command of his knowledge, or the respect for him he cultivated in the student and fellow actors.
You can’t perceive this if you don’t see and accept your own weaknesses. At the same time, he understood and conveyed you can’t concede to defeats or let self-deprivation and self-criticisms become impediments out of fear of failure. He wasn’t perfect, but he accepted the challenge to be perfect, even knowing that it was unattainable. This is true and honest humility. Have I idealized Eugenio? Perhaps, but that’s what friends do for each other that are actors, even though it may be a bit self-deceptive. It’s part of our trademark as an artist.
So I can’t help but think of the classic scene of Pantalone who fakes his death to hear what his family friends and servants have to say about him. And then, when they all have expressed their opinions in forms of compliments to finish in insults, he wakes up suddenly from his faked death, and chases everyone out of the room violently, kicking everybody in the ass, exposing us to our own silly humanity and defects. Spontaneously, the audience responds enthusiastically and, subsequently, to their delight, dies laughing! Thanks Eugenio for making it easier for all of us.
Philip Radice
LA LUCE IN SCENA
Workshop di illuminotecnica condotto da Rosa Vinci 11 e 12 Novembre
IL WORKSHOP Sarà un viaggio attraverso la scoperta e la conoscenza del mondo dell’illuminotecnica, il cui obiettivo sarà la preparazione degli studenti alla progettazione e alla gestione della luce per lo spettacolo fornendo gli strumenti per uno sviluppo progettuale ed esecutivo degli elementi di illumino-tecnica. Il percorso didattico è a carattere tematico per promuovere la capacità di conoscere e comprendere i vari linguaggi tecnici, espressivi e comunicativi della luce. La materia verrà trattata in modo trasversale, dalla teoria di base alla pratica, di modo da comprendere gli usi migliori dell’illuminazione scenica. “Scrivere, è annerire una pagina bianca; fare teatro, è illuminare una scatola nera”. ( Joel Jouanneau)
CONTENUTI E LINEE GENERALI – Elettricità e nomenclatura di base – Le componenti tecniche (Dimmer, mixer, ecc.) – Le tipologie di fari – Color theory – Psicologia della luce e del colore – Documentazione (lighting plot, scheda tecnica, magic & cue sheet) – Ideazione e creazione di un piano luci – Autocorso (messa in pratica) – Correzione dei lavori e feedback
Rosa Vinci Diplomatasi alla Performing Arts University di Torino come attrice, ha avuto modo di approfondire le proprie competenze artistiche interessandosi allo studio dell’illuminotecnica, avvalendosi del contributo di insegnanti esperti nel settore (Pierpaolo Nuzzo-Illuminotecnica 2015 e 2016, Dawn Wittke- Lighting Designer 2016, Kaneko Studio-“La luce appiccicosa”2022). Dedica la sua attività allo studio della luce in scena, prestando particolare attenzione agli effetti della luce e del colore sulla psicologia scenica. Nel corso di questi anni ha stretto collaborazioni con diverse compagnie come tecnico luci e light designer, quali Nuovelle Plague, ATF Players Company, Donkey Flies Teatro, Alfred the Magician, Roberta Paolini, Thuline Andreoni, Jon Kellam, Tom Corradini Teatro, Onda Teatro, The ClownAngels e tanti altri. Responsabile tecnico del Torino Fringe Festival 2019, direttrice tecnica e tecnico ufficiale in FISI-CO- Alba International Theatre Festival dal 2020 ad oggi, tecnico ufficiale della rassegna teatrale dell’Atelier Teatro Fisico Torino Potpourrì dal 2016 ad oggi ed insegnante di illuminotecnica di base dal 2018 presso l’Atelier Teatro Fisico di Torino.
BUTOH
Workshop di Danza Butoh condotto da Yokko Dal 15 al 21 Dicembre 2023 e Dal 3 al 7 Gennaio 2024
Butoh è la danza della vita. I nostri corpi sono esseri organici, e noi siamo parte dell’universo. Questo workshop, usando una serie di esercizi della danza Butoh (una forma di danza contemporanea che arriva dal Giappone) insieme alla voce, e ad esercizi di movimento teatrale, consiste di movimenti organici liberi che provengono dalla vostra anima. Attraverso l’allenamento Butoh lavoreremo sulle tensioni inutili, sull’autocoscienza, su abitudini e certi concetti del mondo che condizionano la nostra mente, esploreremo non solo il nostro io interiore ma anche la nostra connessione con il mondo in cui viviamo.
Il corpo è un contenitore. Svuotare noi stessi è la chiave per cominciare a ricevere. Quando siamo in uno stato di apertura possiamo permettere a noi stessi di danzare e muoversi come spirito con altri esseri viventi,oggetti, spazi e caratteri. Il mio laboratorio “Butoh e movimento per il teatro fisico e gli attori” ha lo scopo di promuovere non solo la pratica stessa del Butoh ma anche un senso di come possiamo applicare questa pratica al teatro fisico. Butoh porta la vibrazione della vita. E la sua pratica sfida i nostri limiti fisici, mentali, emozionali e spirituali. Migliorerà la concentrazione, la capacità di rilassamento, la presenza sul palco, il respiro, la capacità emozionale, la resistenza fisica, la flessibilità, l’immaginazione, l’impegno profondo, e in questo modo sviluppa il vostro proprio “corpo vivente”: potrete avere più esperienze di vita di quelle che fate nella vostra vita di tutti i giorni. Butoh attiva e accresce la vostra energia vitale. Il workshopo incorpora Butoh giapponese, Yoga e basi di ginnastica, movimenti di Trisha Arnold, Linklater voice e recitazione.
ALL’IMPROVVISO LA COMMEDIA
Workshop di Commedia dell’Arte condotto da Alessia Donadio Dal 31 Gennaio al 4 Febbraio
La Commedia dell’Arte: straordinaria sintesi dell’arte popolare che sa usare la poesia colta. Fare ridere e sorridere il pubblico, con un duello, un’acrobazia, una danza e raccontare storie d’amore, di potere, d’intrigo e di conquista è un dovere: perché così si fa del teatro una giocosa festa civile. Eugenio Allegri
IL LABORATORIO Breve introduzione storico-teorica sulla Commedia dell’Arte tecnica del movimento: attitudini e movimenti delle maschere (Zanni, Arlecchino, Brighella, Pantalone, Dottore, Capitano, Strega) accenno ai personaggi senza maschera (serva, amorosi, primi attori) improvvisazione contrasti di maschera e canovacci brevi. La scelta di proporre questo laboratorio nasce dall’esigenza di non disperdere e tramandare il grande patrimonio artistico lasciatoci dal Maestro Eugenio Allegri, attore straordinario nonché uno dei massimi eredi, interpreti, maestri della Commedia dell’Arte.
Il Laboratorio, attraverso un accurato lavoro sui meccanismi scenici e l’improvvisazione, avvicinerà i partecipanti alle tecniche teatrali della Commedia dell’arte, fondamentale complemento sia alla formazione dell’attore professionista sia a quella di chi si avvicina al teatro in un percorso di crescita personale.
L’uso della maschera si perde nella notte dei tempi e nasce col teatro stesso. La maschera apre l’attore a un uso completo delle proprie potenzialità espressive: corpo, voce e movimento acquisiscono forza e intensità. Sotto la maschera l’attore “muore” in scena per divenire maschera egli stesso, abbatte le divisioni tra sé e il personaggio che vive in lui e supera i confini della propria identità per “essere” finalmente altro.
Il seminario è rivolto a chi vuole conoscere e approfondire le tecniche della Commedia dell’Arte e il programma di massima prevede:
breve introduzione storico-teorica sulla Commedia dell’Arte
tecnica del movimento: attitudini e movimenti delle maschere:Zanni Arlecchino, Brighella, Pantalone, Dottore, Capitano, Strega
accenno ai personaggi senza maschera (serva, amorosi, primi attori)
improvvisazione
contrasti di maschera e canovacci brevi.
Alessia Donadio Nel 2000 di diploma presso la scuola Teatranza Artedrama di Moncalieri. Il suo percorso formativo prosegue negli anni attraverso la partecipazione a numerosi seminari tenuti a attori e registi di fama nazionale ed internazionale quali : Emma Dante, Valerio Binasco, Danio Mafredini, Massimiliano Civica, Laura Curino, Domenico Castaldo, Gabriele Vacis ed Eugenio Allegri.
Quest’ultimo diventa il suo Maestro e punto di riferimento rispetto allo studio della Commedia dell’Arte e all’insegnamento della stessa.
Nell’arco di vent’anni lavora al suo fianco in diverse produzioni in qualità di attrice (“L’assedio di Torino”, “La Pazzia di Isabella”, “La suite del grande Arlecchino” “Gianduja”, “C’era una volta un Re”, “La Commedia dell’uomo e dei suoi cinque sentimenti” le lezioni spettacolo “A proposito della Commedia dell’Arte”), aiuto regia (“Shylock” di Garet Armstrong), come assistente nei laboratori e come Regista assistente in grandi produzioni fra cui spiccano “Mistero Buffo” di Dario Fo interpretato da Matthias Martelli prodotto dal Teatro Stabile di Torino e “Il Teatro Comico” di Carlo Goldoni con Giulio Scarpati, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto e dal PPTV.
Parallelamente porta avanti il suo percorso attoriale iniziato con “Baccanti” di Euripide con la regia di Valter Malosti esibendosi poi su palchi di tutta Italia, in numerose produzioni e con diverse compagnie fra le quali appunto il Teatro di Dioniso, Teatro Baretti e il Teatro Stabile di Torino, il Teatro della Tosse e The Kitchen company di Genova, la compagnia Salamander di Savona, la Compagnia La Bilancia di Roma, Onda Teatro, Produzioni Teatrali Veneziane, Action Theatre, La Bottega Teatrale. Al momento è in scena in diversi teatri italiani con il monologo “Il Discorso di Chicchi” testo e regia di Monica Luccisano.
SUPERDRAMA
con Jon Kellam Dal 6 al 10 Marzo
Un teatro di profonda intimità. Nella pratica è un linguaggio teatrale, una sintesi pedagogica per l’allenamento, l’ideazione di personaggi e la creazione di performance, adattato e sviluppato da Jon Kellam e basato sulla tecnica performativa della Actors’ Gang (Los Angeles). Deriva dallo stereotipo dei personaggi e delle maschere della Commedia dell’Arte, dalle situazioni esagerate e dai “mondi strani” dell’Espressionismo tedesco, dagli esercizi di Stanislavski, dal principio di JO-HA-KYU (teatro NŌ), dallo spettacolo dell’Opera cinese. L’elemento essenziale del SUPERDRAMA è lo stato emotivo. Impegnandosi in specifici esercizi sulle sensazioni fisiche e attraverso l’applicazione delle tecniche, gli attori impareranno ad accedere e a coinvolgere gli stati emotivi primordiali; paura, rabbia, gioia e disperazione. Il corso si concentrerà sull’insegnamento all’attore su come ”salire sul palcoscenico”, come entrare in scena con un’intenzione dinamica, come affrontare direttamente il pubblico e come improvvisare ed elaborare i lazzi, le scene e la storia che determinano il “mondo” dello spettacolo.
Autore Molière (12 Maggio 1664) Regia Jon Kellam Produzione Philip Radice
Dopo Atelier Teatro Fisico, Circo Madera, Atelier del Teatro e delle Arti a Milano, Circo Krom, Rassegna “La Forza di Attrazione” e aver visitato i palchi di Torino, Milano, Firenze, Pistoia… 30 repliche dall’inizio di questa avventura…ritorna un’altra data
21 Aprile – TORINO Ore 21:00 Teatro Murialdo Piazza Chiesa della Salute 17/B
Il 2022 è l’anno in cui si festeggiano i 400 anni dalla nascita di Molière, un autore che è stato capace di portare la commedia popolare ai livelli del sublime senza tempo. Come Atelier Teatro Fisico, celebriamo questa ricorrenza con il nostro migliore omaggio, un rito teatrale che celebra la grandezza di Molière. Venite a vedere TARTUFO – SUPERDRAMA, venite a celebrare con noi l’artista e la sua opera.
In occasione del 25° anniversario dalla sua fondazione, l’Atelier Teatro Fisico presenta TARTUFO – SUPERDRAMA, la nuova e ambiziosa produzione ispirata all’ultima opera scritta da Molière.
Diretto dal regista statunitense Jon Kellam e interpretato dagli attori dell’ATF Players Company, il TARTUFO è uno spettacolo provocatorio e irriverente; la feroce critica all’ipocrisia umana lo rende un’opera dai contenuti scottanti e profondamente attuali: è immediato il parallelo tra l’operato del personaggio Tartufo e i populismi contemporanei.
La messa in scena si avvale della tecnica SUPERDRAMA, uno stile innovativo nel panorama teatrale italiano nato dal genio registico di Jon Kellam, fortemente ispirato alla Commedia dell’Arte, all’espressionismo tedesco e al teatro Noh giapponese.
Ne risulta uno spettacolo esuberante, esplosivo e surreale, che travolge lo spettatore in una tragicommedia fatta di personaggi archetipici, dotati di una profondissima umanità, protagonisti di scene esilaranti e momenti commoventi.
L’ATF Players Company è la compagnia dell’Atelier Teatro Fisico di Philip Radice, istituto di formazione e ricerca teatrale attivo sul territorio torinese da oltre 25 anni.
Gli spettacoli dell’ATF Players Company sono caratterizzati da una commistione di linguaggi coerenti con il percorso pedagogico eclettico dell’Atelier: il teatro classico e contemporaneo, la tragedia, il melodramma, il buffone, ma anche la commedia dell’arte, il mimo, il teatro danza e le arti circensi.
Tra le recenti produzioni ricordiamo “Magna Italia (2015)” di Eugenio Allegri e “Il Malato Immaginario – versione superdrama” (2018) di Molière diretto da Jon Kellam.
→ Quando vedere TARTUFO – SUPERDRAMA?
21 Aprile – TORINO Ore 21:00 Teatro Murialdo Piazza Chiesa della Salute 17/B
In ogni caso, sempre e comunque, potete essere di grande supporto all’Atelier Teatro Fisico facendo una donazione: noi vi siamo già immensamente grati per questa nobile azione!
EXAMS FIRST YEAR PAUT 32 MOVEMENTS: 1st EVALUATION 06/12/2021 SECOND EVALUATION 09/05/2022 CONCATENATIONS: FROM 02 TO 05 JUNE 2022 GLOSSARY: written exam only on 11/26/2021 at 3.30 pm BLOCKING: delivery of paper material by 21/01/2022 presentation between February 24 and February 27 INQUIRY: between 2 and 8 July 2022 FINAL EXAMS SATELLITE COURSES: between May 30th and June 10th
SECOND YEAR PAUT EXAM CALENDAR ANIMAL MONOLOGUE: between 9 and 12 December AUTHOR: initial report between 14 and 18 March author presentation between March 31 and April 3 MONOLOGO OF THE CHARACTER: between 12 and 15 May YEAR END SHOW: between 2 and 8 July
QUARTER FIRST QUARTER 20/09/2021 – 22/12/2021 SECOND QUARTER 10/01/2022- 31/03/2022 THIRD QUARTER 01/04/2022– 08/07/2022 SATELLITE COURSES: 29/09/2020– 06/06/2022 The theater, creation workshop, theater direction courses continue until 5 July.
Theater course start dates: First year: 20 september 2021 Second year: 28 september 2021 third and fourth: 1 october 2021
PAYMENT DEADLINES DEPOSIT OF € 500.00 BY SEPTEMBER 16, 2020 BALANCE 1st INSTALLMENT: BY OCTOBER 22, 2021 BALANCE 2nd INSTALLMENT: BY JANUARY 14, 2022 BALANCE 3rd INSTALLMENT: BY APRIL 15, 2022
PUBLIC HOLIDAYS, SCHOOL BREAKS 23 DECEMBER 2018 – 07 JANUARY 2022: Christmas break 13 DECEMBER TO 7 JANUARY STOP SATELLITE COURSES 15 APRIL 2021 – 18 APRIL 2021: Easter break 8 JUNE 2022 – 4 JULY 2022: month of study (study for inquiry and preparation of solo show) 10 JULY 2022: graduation ceremony
P.S.: The other holidays in addition to those listed above are not considered, the lessons will therefore take place as usual, unless decisions are made at the last moment.
ATTENZIONE!!!
TO ESTABLISH THE STUDY PLAN IT IS POSSIBLE TO ATTEND THE COURSES OF YOUR CHOICE FOR A TEST PERIOD THAT ENDS OCTOBER 12, IN THE FOLLOWING WEEK THE DEFINITIVE STUDY PLAN WILL BE FIXED, WHICH CANNOT BE CHANGED UNTIL THE BEGINNING OF THE SECOND QUARTER (from 7 to 13 January 2022).
THE DELAY IN DELIVERY OF THE UPDATED STUDY PLAN AT THE BEGINNING OF THE SECOND QUARTER WILL RESULT IN THE NON-MODIFICATION OF THE PLAN AND THEREFORE THE PAYMENT OF THE INSTALLMENT AS PER THE ORIGINAL STUDY PLAN.
ANY PAYMENT PLANS OTHER THAN THE QUARTERLY INSTALLMENTS MUST BE AGREED IN ADVANCE WITH THE MANAGEMENT.
DELAYS IN PAYMENTS WILL RESULT IN THE SUSPENSION FROM THE LESSONS UNTIL THE BALANCE HAS BEEN MADE.
32 MOVIMENTI: 1^ VALUTAZIONE 11/12/2023 2^ VALUTAZIONE 13/05/2024 CONCATENAMENTI DAL 06 AL 09 GIUGNO 2024
GLOSSARIO: esame solo scritto il 24/11/2023 ore 15,30
BLOCKING: consegna materiale cartaceo entro il 19/01/2024 presentazione tra il 22 febbraio e il 25 febbraio
INCHIESTA: tra il 6 e il 12 luglio 2024
ESAMI FINALI CORSI SATELLITE: tra il 27 maggio e il 7 giugno 2024
CALENDARIO ESAMI SECONDO ANNO PAUT
MONOLOGO DELL’ANIMALE: tra il 7 e il 10 dicembre 2023
AUTORE: relazione iniziale tra il 11 e il 15 marzo 2024 presentazione autore tra il 4 aprile e il 7 aprile 2024
SPETTACOLO DI FINE ANNO: tra il 6 e il 12 luglio 2024
TRIMESTRI 1° TRIMESTRE: 18/09/2023 – 22/12/2023 2° TRIMESTRE: 08/01/2024- 29/03/2024 3° TRIMESTRE: 01/04/2024–13/07/2024 CORSI SATELLITE:02/10/2023– 14/06/2024 I corsi di teatro, laboratorio di creazione, regia teatrale proseguono fino al 5 luglio.
Date inizio corso di teatro: 1° anno: 18 settembre 2023 2° anno: 26 settembre 2023 3° e 4°anno: 4 ottobre 2023
SCADENZE QUOTE ACCONTO DI € 500,00/150€ ENTRO IL 16 SETTEMBRE 2023 SALDO 1^ RATA: ENTRO IL 20 OTTOBRE 2023 SALDO 2^ RATA: ENTRO IL 12 GENNAIO 2024 SALDO 3^ RATA: ENTRO IL 12 APRILE 2024
GIORNI DI FESTA, PAUSE SCOLASTICHE 23 DICEMBRE 2023– 07 GENNAIO 2024: pausa natalizia 18 DICEMBRE AL 7GENNAIO STOP CORSI SATELLITE 31 MARZO 2024– 02 APRILE 2024: pausa pasquale 10 GIUGNO 2024– 14 LUGLIO 2024: mese di approfondimento (studio per inchiesta e preparazione spettacolo solista) 14 LUGLIO 2024: cerimonia consegna diplomi ore…..
N.B.: Le altre festività oltre a quelle qui sopra elencate non vengono considerate, le lezioni si svolgeranno quindi come al solito, salvo decisioni dell’ultimo momento.
PER STABILIRE IL PIANO DI STUDI E’ POSSIBILE FREQUENTARE I CORSI A SCELTA PER UN PERIODO DI PROVA CHE TERMINA IL 13 OTTOBRE, NELLA SETTIMANA SUCCESSIVA VERRA’ FISSATO IL PIANO DI STUDI DEFINITIVO CHE NON POTRA’ PIU’ ESSERE MODIFICATO FINO ALL’INIZIO DEL SECONDO TRIMESTRE (dal 11 dicembre 2023 al 10 gennaio 2024) .
IL RITARDO NELLA CONSEGNA DEL PIANO DI STUDI AGGIORNATO ALL’INIZIO DEL SECONDO TRIMESTRE COMPORTERA’ LA NON MODIFICA DEL PIANO E QUINDI IL PAGAMENTO DELLA RATA COME DA PIANO DI STUDI ORIGINALE.
EVENTUALI PIANI DI PAGAMENTI DIVERSI DALLE RATE TRIMESTRALI DEVONO ESSERE CONCORDATE IN ANTICIPO CON LA DIREZIONE.
RITARDI NEI PAGAMENTI COMPORTERANNO LA SOSPENSIONE DALLE LEZIONI FINO ALL’AVVENUTO SALDO.
Un caso misterioso. Tre detective sulla scena del crimine. Piccolo inconveniente: sono tre clown e nulla va come dovrebbe andare. Le missioni diventano sfide per conquistare il detective capo, stravaganti gare con le pistole e motivi per stuzzicarsi. Tutto ciò le porta sempre a perdere di vista l’obiettivo. Una cosa è certa: qualunque sia il misfatto, ci si ritrova a ridere di e con loro.
Nello spettacolo il clown è il “trait d’union” di varie discipline: teatro fisico, visual comedy, mimo, danza, acrobatica e canto. Pochi elementi scenografici lasciano emergere i corpi, le idee e le emozioni, attraverso un lavoro profondo di ricerca fisica. “BANG BANG!” è il pretesto per far vivere le tre clown e portare alla luce fragilità e punti di forza: il pubblico può immedesimarsi in ognuno dei personaggi, come se in scena ci fosse un solo clown che mostra tutti i lati del carattere di ogni essere umano, in uno spettacolo leggero e semplice, facilmente fruibile da un pubblico di tutte le età.
Crediti: Di e con: The Clown Angels (Silvia Borello, Giorgia Dell’Uomo, Giulia Rabozzi) Regia: The Clown Angels e Pippo Ricciardi Costumi: Simona Randazzo
BIO
The Clown Angels sono: Giorgia Dell’Uomo (Atelier Teatro Fisico diretto da Philip Radice), Giulia Rabozzi (Piccola accademia del Teatro Ragazzi e dell’Animazione Teatrale) e Silvia Borello (Bernstein School of Musical Theater).
Seppur differenti, le loro formazioni godono di alcuni maestri in comune: Vladimir Olshansky, André Casaca, Pierre Byland, Tardito/Rendina, Antonio Villella, Gabriela Muñoz, Hilary Chaplain. Questo ha permesso loro di creare in breve tempo un forte linguaggio comune.
L’incontro artistico avviene nel 2018, dopo anni di studio e condivisione di un percorso clown proposto da Antonio Villella (Willy The Clown) durante i suoi seminari “Il gioco, l’ascolto, il clown”. Con il sostegno registico di Pippo Ricciardi hanno creato numeri da cabaret, confluiti nella performance “Investigation Point” (30’). Presentato nel 2019 a Parma all’interno del Concorso Internazionale Nuovo Circo e replicato al Sincero Festival in Sicilia, a ottobre 2020 ha partecipato al Milano Clown Festival e come finalista al Premio Takimiri del Clown&Clown Festival, aggiudicandosi il premio della giuria.
The Clown Angels sono state ospiti del Bolina – Festival Internacional de Palhaças (Castelo de Vide – Portogallo) a giugno 2021.
“BANG BANG!” è il loro primo spettacolo. In scena al Teatro 3D dell’Atelier Teatro Fisico www.theclownangels.com – Facebook
IL CORSO: L’arte di strada, una delle prime forme di arte performativa mai esistite fin dai tempi antichi, nei quali nell’agorà si poteva assistere a rappresentazioni che contenevano uno specchio della società, la politica e tutto ciò che riguardava l’epoca in cui si stava vivendo.
Una forma di arte spesso sottovalutata che, nonostante tutto, ha continuato ad evolversi ed a contaminarsi poiché è proprio là dove le genti si riuniscono che l’espressione del sé e artistica trovano lo spazio più libero e autentico.
Oggi l’arte di strada è diventata una forma a sé stante di espressione e sostentamento, un modo per sperimentare, per viaggiare, per costruire un’esistenza basata sull’arte che non necessita di un palco o di una platea. Che sempre di più non improvvisa ma deriva da lunghi studi approfonditi in qualsiasi disciplina l’artista senta di appartenere. In piazza possiamo trovare tutti: dai circensi di vecchie e nuove generazioni ai musicisti (buskers), teatranti, mimi, statue viventi, pittori, clown, scultori di palloncini, performer con bolle giganti, pupazzi parlanti, artisti di fuoco, marionette a filo, improvvisatori con stand up comedy, acrobati, trampolieri. Insomma, ogni forma d’arte performativa e non, trova il proprio spazio in strada.
Ed è da questo punto di partenza che si sviluppa il Corso di Arte di Strada proposto dall’Atelier di Teatro Fisico. Uno spazio in cui gli studenti potranno portare le proprie arti e passioni e mescolarle con le varie forme di performance sperimentando attraverso esercizi pratici e di creazione. Il corso tratterà i macro insiemi dell’arte di strada: dal passaggio all’arte itinerante fino ad arrivare allo spettacolo da cerchio. Si andrà ad approfondire ogni aspetto etico e pratico della materia comprendendo le leggi che la circondano e la società in cui si interfaccia, comprendendo come si può guadagnare e vivere di arte di strada, come viaggiare e sviluppare l’elasticità mentale necessaria per affacciarsi sulla “strada libera” con le proprie idee e obiettivi. Il tutto senza tralasciare l’importante storia che ci consegna una forma di arte performativa così complessa ed immortale. Inoltre si andranno a sviluppare le competenze empatiche dell’artista poichè per lavorare in strada è fondamentale imparare ad “ascoltare” e “comunicare” nel modo più complice e sottile possibile.
I requisiti per partecipare al corso sono semplici: volontà di mettere in gioco, anzi in piazza, le proprie competenze artistiche, flessibilità creativa, voglia di giocare e una buona dose di coraggio.
Il corso avrà luogo presso la sede dell’A.T.F ogni giovedì pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00 a partire dal 5 ottobre con possibilità di partecipare a due lezioni di prova.
INSEGNANTE: Valentina Sparvieri, in arte La Poetessa di Fuoco, conosciuta prima con il progetto Per caso uMani, nasce nella provincia di Torino nel 1989. Frequenta l’università degli studi di Lettere e Filosofia a Torino che termina nel 2014. Lo studio dell’arte del fuoco e della giocoleria inizia nel 2012 da autodidatta e come membro di gruppi di rievocazioni storiche, per intensificarsi già dal 2013 con performance di animazione infuocata in Italia e all’estero. Nel 2014, fonda i Per caso uMani, un contenitore di arti ed artisti, che si sviluppa attraverso spettacoli di arte di strada e corsi di formazione con l’obiettivo di valorizzare l’importanza delle mani per liberare l’estro umano che ogni individuo possiede. Nello stesso anno inizia a frequentare Convention di giocoleria ed arte circense e a condividere con grandissimi artisti. Nel 2014/2015 frequenta il corso intensivo presso la Scuola di Cirko Vertigo di Grugliasco; specializzandosi in acrobatica aerea, di coppia ed equilibrismo su corda molle. Presto le appare evidente la necessità di associare lo studio di danza, teatro e circo allo spirito e all’ascolto profondo del sé, ispirata e sospinta da grandi maestri nell’ambito pirico e teatrale quali Alexander Shezan, Carlo Terzo e più recentemente Yoshiko Usami Yocco in ambito di teatro danza Butoh. Ma anche partecipando a gruppi di meditazione, acroyoga e yoga, sviluppando una particolare attenzione all’importanza del movimento dolce ed equilibrato. Nel 2014 inizia a lavorare all’interno di uno dei più grandi teatri di opera di Torino: il Teatro Regio, nel quale entra a contatto con grandissimi registi internazionali quali Walter Sutcliffe nell’opera “Otello” nella quale porta sul palco il fuoco; in “Pagliacci” come acrobata- giocoliera con la regia di Gabriele Lavia; mimo attrice ne “L’incoronazione di Dario” regia di Leo Muscato, figurazioni in “Katia Kabanova” di Robert Carsen e molte altre. Nel 2016 scrive il primo spettacolo da solista con le fiamme che affronta l’importante tematica della violenza di genere, dal titolo “Mille e una fiamma” ispirato al romanzo “Mille e una notte”, seguito dallo studio di tecniche di teatro pirico con Carlo Terzo. Nel 2017 dalla collaborazione con Francesco Fiore, nasce un nuovo progetto dal nome “Frank&Tina Gipsy Circus” andando ad unire circo classico e contemporaneo in spettacoli di strada e corsi di formazione. Un progetto che attraversa l’Italia andando ad intensificare lo studio del clown in strada. Nel 2017 inizia un nuovo percorso come artista singola che unisce la performance di fuoco e circo alla Poesia di sua produzione. Un progetto che rivoluzionerà per sempre la sua carriera di artista, infatti lo spettacolo “Poesie di fuoco gitane” girerà dal 2017 ad oggi decine di Busker Festival diventato cavallo di battaglia dell’artista. Nel 2022 scrive lo spettacolo C.R.E.A.T.I.V.A dedicato alla fiamma ed all’approccio con il femminile sacro, trasformando lo spettacolo di fuoco in un rituale lunare e femminile per sensibilizzare la piazza sulla tematica di genere attraverso l’unione creativa che risiede in ciascun individuo.
Attualmente con il personaggio de La Poetessa di Fuoco utilizza fiamme, parole, arti teatrali e circensi per narrare storie e coinvolgere il pubblico, portando in scena nelle piazze e sul palcoscenico uno spettacolo di teatro di strada e manipolazione unico in Italia. Associando allo spettacolo una forma di coinvolgimento dell’intero pubblico attraverso rituali di scrittura collettiva, distribuendo nelle piazze poesie in forma cartacea e recitativa. VIDEO in strada: Spettacolo “Poesie di fuoco gitane” Clicca Qui
Nel 2018 inizia l’insegnamento di acroyoga e danza flow con Poi presso l’Atelier di Teatro fisico Philip Radice a Torino. Nel 2020 viene selezionata per rappresentare l’arte di strada italiana all’interno di una serie documentario di Rai Play. (Le riprese vengono effettuate presso l’A.T.F Philip Radice di Torino). Gli artisti intervistati all’interno della puntata saranno ospiti durante l’anno scolastico per condividere le loro esperienze con gli allievi del corso di arte di strada. Per chi volesse curiosare, ecco il link della puntata di Torino. Nel 2021 pubblica il libro “Fiamme di Carta” che viaggia in parallelo ai suoi spettacoli e permette al pubblico di seguire le avventure della Poetessa di Fuoco anche su carta. Nel 2021 inizia l’insegnamento della materia “Arte di strada” presso l’Atelier Teatro Fisico Philip Radice di Torino, inventando una nuova materia di studio approfondita e professionalizzante. Attualmente porta avanti diversi progetti di arte di strada, non solo come La Poetessa di Fuoco, ma anche attraverso il duo Koinè, un progetto che unisce musica dal vivo, teatro di prosa, teatro danza, giocoleria ed una struttura scenica assolutamente originale e unica nel suo genere. Un secondo progetto di teatro danza con le fiamme, narrazione epica e musica dal vivo, dal titolo “Vientos” realizzato in collaborazione con Sagitta FireFolk, artista di strada fuochista e musicista. Nel 2022 fonda il progetto Ordinary Witch in cui lavora come facilitatrice di cerchi di luna femminili, cerchi di parola e di meditazione rivolti a tutti. Approfondendo gli studi in ambito spirituale attraverso collaborazioni con professionisti del settore. Inoltre si occupa di organizzazione di eventi di arte di strada e di teatro di strada sul territorio piemontese da quasi 10 anni.
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