Workshop
L’Atelier Teatro Fisico ha il piacere di proporvi il workshop “Character” diretto da Vladimir Bouchler e in collaborazione con l’European Theatre & Film Institute di Bruxelles.
Il workshop è direzionato a diverse figure teatrali con esperienza: attori di teatro, teatro fisico, teatro musicale, opera e performing art, ma anche a registi, drammaturghi, analisti teatrali e scenografi.
Il metodo unico di ETFI, applicato durante il corso, si basa su una combinazione di:
– Tecniche teatrali (come “Carattere e caratterizzazione” di Michael Cechov, “Studio di stile e forma unici” di Evgeny Vakhtangov, “Il paradosso dell’attore” di Denis Diderot)
– Brillanti scoperte della psicologia del XX secolo (“Teoria dell’atteggiamento e del set” di Uznadze, “Psicodramma” di Jacob L. Moreno, “L’arte di amare” di Erich Fromm)
– Applicazione delle Belle Arti mentre si crea uno stile di performance.
Il workshop è direzionato a diverse figure teatrali con esperienza: attori di teatro, teatro fisico, teatro musicale, opera e performing art, ma anche a registi, drammaturghi, analisti teatrali e scenografi.
Il metodo unico di ETFI, applicato durante il corso, si basa su una combinazione di:
– Tecniche teatrali (come “Carattere e caratterizzazione” di Michael Cechov, “Studio di stile e forma unici” di Evgeny Vakhtangov, “Il paradosso dell’attore” di Denis Diderot)
– Brillanti scoperte della psicologia del XX secolo (“Teoria dell’atteggiamento e del set” di Uznadze, “Psicodramma” di Jacob L. Moreno, “L’arte di amare” di Erich Fromm)
– Applicazione delle Belle Arti mentre si crea uno stile di performance.
QUANDO
1 novembre: h.10.00/14.00
2,3 novembre 2019: h.13.00/17.00
2,3 novembre 2019: h.13.00/17.00
Il termine Storytelling viene impiegato sempre più spesso in ambiti al di là delle sue aree tradizionali di competenza (letteratura, teatro, intrattenimento in genere), se ne sente parlare nel campo del marketing, della politica, della comunicazione e delle formazione; la capacità di organizzare una narrazione efficace è diventata un requisito fondamentale per chiunque abbia qualcosa da comunicare ad un pubblico, che si tratti dei destinatari di un prodotto commerciale o dei fruitori di un’opera d’arte. Uno storyteller è un “professionista delle storie”, che mette in campo tutti i possibili strumenti di comunicazione per farle arrivare nel modo migliore al pubblico.
Ma come si fa a raccontare BENE una storia? A sapere che quello che si vuole raccontare è davvero qualcosa che vale la pena di essere condiviso?
Per trovare le storie giuste e per capire quali siano gli strumenti migliori con cui trasmetterle serve esperienza, e non è detto che ci si possa arrivare da soli.
Quello che si propone è un percorso che guidi i partecipanti a individuare le storie che vogliono raccontare e a imparare a servirsi degli strumenti espressivi con cui farlo nel migliore dei modi.
Un lavoro che parte dalla narrazione orale, della quale verranno esplorati i meccanismi, e prosegue nelle forme più congeniali per ognuno
Il laboratorio vuole fornire ai partecipanti le competenze per poter costruire un proprio linguaggio e gli stimoli per sperimentare le proprie potenzialità espressive, attraverso attività collettive e un percorso di ricerca individuale.
Per trovare le storie giuste e per capire quali siano gli strumenti migliori con cui trasmetterle serve esperienza, e non è detto che ci si possa arrivare da soli.
Quello che si propone è un percorso che guidi i partecipanti a individuare le storie che vogliono raccontare e a imparare a servirsi degli strumenti espressivi con cui farlo nel migliore dei modi.
Un lavoro che parte dalla narrazione orale, della quale verranno esplorati i meccanismi, e prosegue nelle forme più congeniali per ognuno
Il laboratorio vuole fornire ai partecipanti le competenze per poter costruire un proprio linguaggio e gli stimoli per sperimentare le proprie potenzialità espressive, attraverso attività collettive e un percorso di ricerca individuale.
QUANDO
23 novembre: h.14.00/19.00
24 novembre: h.13.00/18.00
24 novembre: h.13.00/18.00

Butoh è la danza della vita. I nostri corpi sono esseri organici, e noi siamo parte dell’universo. Questo workshop, usando una serie di esercizi della danza Butoh (una forma di danza contemporanea che arriva dal Giappone) insieme alla voce, e ad esercizi di movimento teatrale, consiste di movimenti organici liberi che provengono dalla vostra anima. Attraverso l’allenamento Butoh lavoreremo sulle tensioni inutili, sull’autocoscienza, su abitudini e certi concetti del mondo che condizionano la nostra mente, esploreremo non solo il nostro io interiore ma anche la nostra connessione con il mondo in cui viviamo. Il corpo è un contenitore. Svuotare noi stessi è la chiave per cominciare a ricevere. Quando siamo in uno stato di apertura possiamo permettere a noi stessi di danzare e muoversi come spirito con altri esseri viventi,oggetti, spazi e caratteri. Il mio laboratorio “Butoh e movimento per il teatro fisico e gli attori” ha lo scopo di promuovere non solo la pratica stessa del Butoh ma anche un senso di come possiamo applicare questa pratica al teatro fisico. Butoh porta la vibrazione della vita. E la sua pratica sfida i nostri limiti fisici, mentali, emozionali e spirituali. Migliorerà la concentrazione, la capacità di rilassamento, la presenza sul palco, il respiro, la capacità emozionale, la resistenza fisica, la flessibilità, l’immaginazione, l’impegno profondo, e in questo modo sviluppa il vostro proprio “corpo vivente”: potrete avere più esperienze di vita di quelle che fate nella vostra vita di tutti i giorni. Butoh attiva e accresce la vostra energia vitale. Il workshopo incorpora Butoh giapponese, Yoga e basi di ginnastica, movimenti di Trisha Arnold, Linklater voice e recitazione.
QUANDO
Dal 16 al 22 dicembre 2019: h.10.00/17.00
Durata workshop: 30 ore
Durata workshop: 30 ore

In questo workshop, coltiverete i vostri strumenti in modo da poter accedere non solo ai materiali interni ma anche a quelli esterni per qualsiasi circostanza creativa. Attraverso l’addestramento Butoh, rivelerai, scoprirai, scoprirai e dispiegherai il tuo sé nascosto, che è un dono che hai e potrai condividerlo con gli altri. Vi eserciterete a lasciar andare il vostro sé e ad essere “corpo possibile” (lo chiamo anche “corpo disponibile”.), che potreste essere in grado di trasformare (o diventare) qualsiasi altra cosa (sia oggetti viventi che non viventi). Il tuo corpo è un vaso. Attraverso gli esercizi di movimento, imparerai la conoscenza dei tuoi strumenti, in modo da poterli applicare funzionalmente al tuo lavoro.
QUANDO
Dal 3 al 7 gennaio 2020: h.10.00-16.00
Durata workshop: 25 ore
Durata workshop: 25 ore

Un teatro di profonda intimità. Nella pratica è un linguaggio teatrale, una sintesi pedagogica per l’allenamento, l’ideazione di personaggi e la creazione di performance, adattato e sviluppato da Jon Kellam e basato sulla tecnica performativa della Actors’ Gang (Los Angeles). Deriva dallo stereotipo dei personaggi e delle maschere della Commedia dell’Arte, dalle situazioni esagerate e dai “mondi strani” dell’Espressionismo tedesco, dagli esercizi di Stanislavski, dal principio di JO-HA-KYU (teatro NŌ), dallo spettacolo dell’Opera cinese. L’elemento essenziale del SUPERDRAMA è lo stato emotivo.
Impegnandosi in specifici esercizi sulle sensazioni fisiche e attraverso l’applicazione delle tecniche, gli attori impareranno ad accedere e a coinvolgere gli stati emotivi primordiali; paura, rabbia, gioia e disperazione. Il corso si concentrerà sull’insegnamento all’attore su come ”salire sul palcoscenico”, come entrare in scena con un’intenzione dinamica, come affrontare direttamente il pubblico e come improvvisare ed elaborare i lazzi, le scene e la storia che determinano il “mondo” dello spettacolo.
Impegnandosi in specifici esercizi sulle sensazioni fisiche e attraverso l’applicazione delle tecniche, gli attori impareranno ad accedere e a coinvolgere gli stati emotivi primordiali; paura, rabbia, gioia e disperazione. Il corso si concentrerà sull’insegnamento all’attore su come ”salire sul palcoscenico”, come entrare in scena con un’intenzione dinamica, come affrontare direttamente il pubblico e come improvvisare ed elaborare i lazzi, le scene e la storia che determinano il “mondo” dello spettacolo.
QUANDO
11,12,13 marzo 2020: dalle h.18.00 alle h.23.00
14,15 marzo 2020: dalle h.10.00 alle h.18.00
14,15 marzo 2020: dalle h.10.00 alle h.18.00
Durata workshop: 30 ore

Nel suo costante lavoro di ricerca, Eugenio Allegri ripropone, ulteriormente rinnovato, uno stage di Maschera legato alla Commedia dell’Arte italiana, elemento fondamentale dello studio e del lavoro dell’attore, codice di un linguaggio espressivo in continua evoluzione che si misura con la modernità delle forme e con l’attualità dei temi.
Lo stage si rivolge principalmente ad attrici ed attori professionisti e, sulla base di curriculum, ad altri artisti dello spettacolo dal vivo o ad allievi attori.
Da piu’ di 30 anni, Eugenio Allegri, dopo l’incontro con Jaques Lecoq, avvenuto a Bologna nel 1978 e con la frequentazione costante del teatro di commedia, sotto la direzione di registi quali Francesco Macedonio, Dario Fo e Carlo Boso, alterna alla principale attività di attore e regista, quella di pedagogo tenendo workshop di Commedia dell’Arte in Italia e all’estero nelle più importanti scuole teatrali.
Lo stage si rivolge principalmente ad attrici ed attori professionisti e, sulla base di curriculum, ad altri artisti dello spettacolo dal vivo o ad allievi attori.
Da piu’ di 30 anni, Eugenio Allegri, dopo l’incontro con Jaques Lecoq, avvenuto a Bologna nel 1978 e con la frequentazione costante del teatro di commedia, sotto la direzione di registi quali Francesco Macedonio, Dario Fo e Carlo Boso, alterna alla principale attività di attore e regista, quella di pedagogo tenendo workshop di Commedia dell’Arte in Italia e all’estero nelle più importanti scuole teatrali.
QUANDO
6,7,8 maggio 2020: dalle h.18.30 alle h.23.30
9,10 maggio 2020: dalle h.10.00 alle h.18.00
Durata workshop: 30 ore
9,10 maggio 2020: dalle h.10.00 alle h.18.00
Durata workshop: 30 ore